La Cascina Torre vanta una storia antica e gloriosa che la lega alle vicende dì due importanti famiglie di Giussano, i Mazenta e Giussani e alla vita di molte famiglie di contadini che hanno vissuto all’interno delle sue mura.
Il complesso è formato da una torre di origine medioevale e dal corpo della Cascina ad essa accorpato ed ampliato tra 1500 e il 1600. L’edificio era già stato registrato nel Catasto Teresiano del 1722. La torre posta all’angolo settentrionale della cascina omonima era inizialmente alta 25 metri. Svolgeva una funzione difensiva grazie alla sua posizione privilegiata che le consentiva di avere una visione a 360° della zona sottostante. La torre venne danneggiata, nel 1822, da un incendio e venne ricostruita nel 1859. Subì un pesante rimaneggiamento nell’800 quando il Marchese Carlo Emanuele Mazenta, proprietario dell’edificio, volle che fosse abbassata fin quasi al livello di tutte le altre cascine portandolo all’altezza che ancora oggi possiamo vedere.
Sempre nello stesso secolo il complesso della Cascina è oggetto di una modifica della viabilità che la collega alle altre cascine integrandola nelle attività agricole circostanti. Precedentemente infatti la cascina non era servita da nessuna via di comunicazione che la collegava alle altre cascine del territorio ma era un edificio isolato collegato all’antico borgo di Gluxianum, l’attuale Giussano.
La sua storia vede il susseguirsi lungo i secoli di diversi proprietari: fra il ‘600 e 1’800 appartenne ai Giussani e ai Mazenta. Nel 1912 viene esteso alla Cascina Torre il vincolo della Soprintendenza ai monumenti che la dichiara ”monumento nazionale”.
Attualmente la cascina Torre presenta una parte ristrutturata ed un’altra, quella che comprende l’antica torre, in buono stato di conservazione.
Da un racconto di un anziano che viveva nella Cascina sembra che durante la Guerra la Cascina fosse stata utilizzata dai soldati per accamparsi.