OTTOBRE

Nel mese di ottobre in alcune cascine ci si dedicava alla vendemmia e alla produzione del vino locale “il pincianel”, che
era prodotto dall’uva americana. Era un vino a bassa gradazione alcolica che divenne protagonista indiscusso delle tavole contadine. Ancora una volta tutta la famiglia era coinvolta nella vendemmia: uomini, donne e ragazzi raccoglievano ad uno ad uno i grappoli e li depositavano nelle ceste. L’uva era poi portata nelle cascine per essere schiacciata. Alcuni ragazzi provvedevano a “schisciàa l’ iiga” a piedi nudi. Era un lavoro molto divertente ma anche molto faticoso. Il mosto era poi travasato nei tini di fermentazione e poi nelle botti per farlo invecchiare.

Il lavoro agricolo più diffuso in questo mese era la semina del grano. I contadini aravano il terreno poi, mettendosi a tracolla due bisacce colme di semi, spargevano i semi sul terreno. I semi poi si ingrossavano durante l’inverno e il grano era raccolto nel mese di luglio. La semina del grano doveva essere iniziata entro la metà di ottobre, giorno dedicato a Santa Teresa “a Santa Teresa se somna la destesa” mentre il lavoro doveva essere ultimato entro il 27 di ottobre
“A san Fiurenz se mett via i sumenz” (il giorno di San Fiorenzo si mettono via i semi).